martedì 5 novembre 2019

08 - La cosa

La mia cosa è un carillon, anzi il carillon. 

Non è il classico carillon con che lascia uscire la ballerina una volta aperto. Avevo anche quelli da bambina e mi piacevano un sacco, ma questo è più speciale.


Questo è il mio carillon.

In realtà non è nemmeno mio ed è proprio questo il motivo per cui l'ho scelto.

La proprietaria è mia nonna.

Mi ricordo che da piccola era uno dei miei "giocattoli" preferiti. 

Penso che sia particolarmente vecchio, infatti la sua fragilità si percepisce e si nota subito. Da sempre (che io ricordi) manca una delle "staffe" alla base ed una delle due cerniere che dovrebbero collegare il tetto della casetta al resto. 
Quello che facevo io era semplicemente caricarlo, aprirlo ed ammirarne i meccanismi in movimento, sempre con estrema cautela, per paura di romperlo. 

Mi ricordo che mi piaceva un sacco anche l'odore di legno e vernice che aveva mentre non amavo tanto toccarne la base perchè era particolarmente grezza, quindi temevo che qualche scheggia potesse entrarmi nelle dita. 

Questa estate, quando sono tornata a casa, ho ripreso tra le mani il carillon dopo tanti anni. E' incredibile la quantità di emozioni e sensazioni che un oggetto, una semplice cosa, può evocare e richiamare alla memoria. 
Forse è proprio per questo che alla richiesta di un oggetto che ci rappresentasse mi è venuto in mente questo. Le emozioni che mi aveva rievocato erano talmente vivide da sopravvivere ancora dopo diversi mesi. 

Ho chiesto a mio fratello di fare queste foto per me. L'ho invidiato sapendo che lui era lì, con i miei nonni e con la strana melodia del carillon di sottofondo (strana perchè, come si vede dalla foto, una delle "corde" sollecitate dal rullo è rotta).



Dovevamo scegliere un oggetto che significasse qualcosa per noi. Questo carillon significa molto di più di qualcosa per me. 





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