sabato 28 dicembre 2019

14 - La cosa come simbolo

Nel film Anastasia il carillon è il simbolo della famiglia Romanov e quindi del legame tra la protagonista, sua nonna e tutta la sua famiglia.

33 - La sintesi finale

Così come alla sera si analizza tutto quello che si è fatto durante la giornata, prima di concludere questo percorso, voglio ritracciare tutti i passaggi ed i collegamenti fatti nel corso di questi mesi, partendo dal primissimo step.

Il primo step aveva lo scopo di introdurre San Giovanni Rotondo, il mio paese natale, scelto perchè penso che per analizzare un luogo (o un oggetto), bisogni prima di tutto conoscerlo a fondo. 

Proprio questa conoscenza approfondita del mio paese mi ha permesso di eseguire un'analisi più personale, di metterci davvero nel mio. Ne sono una prova le cose che ho scelto a rappresentanza del luogo, che sono una parte concreta del mio passato e della mia vita di tutti i giorni nei periodi in cui torno a casa. 

Il mio paese è famoso in tutto il mondo, ma pochi ne conoscono tutta la storia. Proprio per questo motivo, nonostante l'ampio repertorio di saggi, libri e chi più ne ha più ne metta, non ho voluto selezionare qualcosa riguardante Padre Pio, ma un libro che invece trattasse di quella parte della storia sconosciuta ai più, al fine di diffonderla. 

Tuttavia, non ho potuto fare a meno di parlare della parte della storia che ha reso famoso San Giovanni Rotondo, ovvero quella relativa a Padre Pio, che osservo da un punto di vista un po' insolito.

A questa figura mi sono anche ricollegata per la scelta del film, che in realtà è collegato a tanti ricordi della mia infanzia, che sono tutti riaffiorati quando ho rivisto qualche scena per scrivere il post. 

Devo dire, però, che la mia era una conoscenza molto "terra terra", come diremmo in Puglia, da alcuni punti di vista, come quello dell'origine del suo nome, che sono stata ben contenta di approfondire per la stesura di questo blog. 

La cosa che ha scelto ha un collegamento abbastanza labile con il luogo. In realtà, però, da quando sono una studentessa fuori sede, ho imparato ad apprezzare le piccole cose e a non dare per scontato nulla, soprattutto la mia famiglia. Quando, la scorsa estate, sono tornata a S.G.R. sono andata a casa di mia nonna ed ho rivisto un vecchio carillon con il quale ero solita giocare da bambina. Devo dire che mi ha fatto un certo effetto, a riconferma del potere che gli oggetti hanno sulla nostra memoria. All'inizio del corso queste sensazioni erano ancora abbastanza vivide, ed è per questo che la scelta è ricaduta proprio su questo oggetto

Come abbiamo più volte durante il corso, per capire la storia di una caso, bisogna prima di tutto analizzare i suoi nomi, cercando di non fermarsi ad una sola lingua. 

Ulteriori informazioni sull'oggetto e sulla sua percezione nella cultura popolare, due concetti strettamente connessi, si possono ricavare dai proverbi che ne parlano. 

Dal punto di vista più pratico, invece, è utile analizzare l'anatomia, la tassonomia della cosa, le azioni che si possono svolgere con o relativamente ad essa ed il suo utilizzo in una dimensione più casalinga. Navigando sul web, poi, ho trovato un articolo su un utilizzo alternativo del carillon. 

Le cose, inevitabilmente, veicolano messaggi che vanno al di la della loro materialità, diventando quindi dei simboli. Il film Anastasia era uno dei miei preferiti da bambina ed è proprio da questo che deriva il significato simbolico che io attribuisco al carillon.

Proprio perchè sono simboli, sono infiniti i collegamenti che si possono far partire da una singola cosa, come evidenzino la nuvola dei nomi e la mappa concettuale.

Se fino ad adesso i collegamenti sono stati abbastanza immediati, trovare un collegamento tra carillon e cucina non è stato facile, ma alla fine ne ho trovati ben due. Il primo riguarda più il cibo, il secondo invece le bevande, quindi alla fine posso ritenermi abbastanza soddisfatta della copertura che sono riuscita ad ottenere.

Ho cercato di analizzare poi la presenza del carillon in tutti gli ambiti delle arti in senso generale, quindi musica (per cui ho trovato due collegamenti: 1 e 2. Collegato a questo, ho anche fatto una playlist su Spotify dei risultati che ho ottenuto cercando "carillon") , cinema, fumettiletteratura ed arte in senso più stretto.  Ho aggiunto anche, dopo averne discusso a lezione, il tatuaggio che ritrae la cosa. 
Sempre rimanendo nella sfera creativa, ho trovato un sito dove si può creare la propria melodia da carillon e ne ho scritto un breve post a riguardo. 

Sono stati analizzati anche i brevetti relativi alla cosa o a parti di essa e, sempre nell'ambito dei documenti, si è cercato anche un francobollo che ritraesse l'oggetto.

Ci è stato chiesto, poi, di rintracciare sia un protagonista a rappresentanza della cosa, che di immaginare (oppure semplicemente citare) un museo che la celebrasse. 

Ho poi raggruppato i numeri che definiscono la cosa e stilato un alfabeto relativo ad essa, cercando di spaziare il più possibile. 

Per concludere, ho ipotizzato una evoluzione futura della cosa, che in realtà è gia esistente.

Alla fine, posso ritenermi soddisfatta dell'analisi effettuata, soprattutto per avermi dato l'occasione di ricercare ed approfondire argomenti sui quali, altrimenti, difficilmente mi sarei soffermata.
Confermo, quindi, la tesi iniziale del professore, ovvero che non si può vivere solo di ingegneria, ma ci sono tante altre cose belle che meritano e devono essere tenute in cosiderazione. 







29 - I numeri della cosa

4 - il numero di campane che inizialmente componevano un carillon e che hanno dato il nome allo stesso (https://a248978.blogspot.com/2019/12/09-i-nomi-della-cosa.html);

112.1 - il numero che identifica il carillon nella classificazione Hornbostel-Sachs;

1796 - viene inventato il primo orologio con incorporato un meccanismo per riprodurre musica (considerato come il primo carillon "moderno" della storia);

1894 - viene inventato il meccanismo dei carillon attuali, nei quali è impiegato un cilindro dentato rotante per riprodurre la melodia;

1946 - fondazione del giornale locale di Steinbach (Manitoba, Canada) "Carillon News".


venerdì 27 dicembre 2019

18 - In cucina

Il ponte che collega carillon e cucina è la pasticceria Carli di Udine. 

Qui, oltre alle specialità dolci e salate della cucina friulana, è possibile ammirare un'ampia collezione di carillon artigianali di varie epoche, misure e tipologie (a muro, a molla, di porcellana o di legno, per bambini e così via).

La pasticceria è situata in un palazzo storico, l'unico affrescato esternamente da Giovanni Antonio da Pordenone nella prima metà del '500. All'interno, invece, è presente un affresco di Pomponio Amalteo. 

venerdì 20 dicembre 2019

32 - Le azioni della cosa / con la cosa

Ascoltare (to listen).

Suonare (to play).

Cantare (to sing).

Ricordare (to remember), perchè poche cose come la musica sono in grado di rievocare ricordi ed emozioni.

Addormentarsi/dormire (to fall asleep/to sleep), perchè spesso ai carillon è associata una ninna nanna.

Regalare (to gift).

Ballare (to dance).

Caricare (to load?), girando la chiave collegata al cilindro.

Aprire (to open), per ascoltare la melodia.

Sollecitare (to solicit), perchè il cilindro dentato sollecita il pettine e le sue lamelle.

31 - L'ABC della cosa

Anastasia, uno dei miei film preferiti e nel quale compare, anche in modo abbastanza significativo per la narrazione, un famoso carillon (come ho scritto nell'articolo dedicato alla cosa nel cinema);

Ballerina, perchè mi piacciono i carillon, spesso anche portagioie, che, quando aperti, lasciano venire fuori una ballerina danzante;



Cilindro, solitamente dentato. É il pezzo del carillon dove è "memorizzata" la melodia;


Domain Louis Carillon et Fils, un'importante cantina francese, dalla quale nascono pregiatissimi vini bianchi e rossi;

Edward Piguet, uno dei fondatori della Audemars Piguet Edwars Piguet. Sono di questa marca i bellissimi orologi dotati di carillon e con meccanismi a vista come questo. Per approfondire, ecco un articolo ed un video;
  
Favre-Salomon Antoine, l'orologiaio svizzero che per primo associò al meccanismo dell'orologio una melodia (1796);

Grafofono, una versione del fonografo (il cilindro, invece di essere fatto in ghisa e ricoperto da un foglio stagnola, era di cartone e ricoperto da uno strato di cera. Questo permise di ridurre gli errori che si verificavano in fase di istallazione o rimozione del cilindro del primo tipo), ovvero lo strumento che tra l'inizio del ventesimo secolo e la fine del diciannovesimo sostituì il carillon per questioni di praticità e maneggiabilità;


Holmes Sherlock, il protagonista del film "Sherlock Holmes and the Secret Code " (anche noto come "Dressed to Kill"), nel quale il famoso investigatore deve trovare l'ultimo di tre carillon per ricomporre e decriptare il codice contenuto nelle rispettive melodie;

Idiofoni a pizzico, la famiglia musicale di appartenenza del carillon, identificata dal codice 112.1 della classificazione Hornbostel-Sachs;

Luigi Folegotto, l'attuale proprietario della Pasticceria Carli di Udine, dove, oltre a provare le specialità della cucina friulana, è possibile anche ammirare una grande collezione di carillon artigianali (in una sala affrescata nel '500);

Molla, caricata girando una chiave, mette in rotazione, a velocità costante, il cilindro, facendo così partire la melodia;

Nonna, sia perchè il carillon che io ho scelto è di mia nonna, sia perchè nel film Anastasia il carillon è il simbolo del legame tra la protagonista e sua nonna (video);

Orologio, perchè esistono diversi orologi che implementano la funzione di carillon. Un esempio sono i "minute repeater", un vero e proprio spettacolo ingegneristico.

"Minute repeaters chime three different sounds; the hours are typically signaled by a low tone, the quarter-hours by a sequence of two tones and the minutes by a high tone. For example, if the time is 02:49 the minute repeater will sound 2 low tones representing 2 hours, 3 sequence tones representing 45 minutes and 4 high tones representing 4 minutes."; 

Polce, il cognome della famiglia proprietaria del marchio La Gatta Carillon;

Quattro, il numero d campane che originariamente costituivano un carillon. Proprio da questo deriva il nome "carillon";

Recordon Jèrèmie, il proprietario della prima industria produttrice di carillon, aperta nel 1815 insieme a Samuel Junod (fonte: https://ezinearticles.com/?The-Music-Box---a-Remarkable-Invention-of-Our-Time&id=403071);

Sainte-croix, il comune svizzero che ha mantenuto il primato di maggior produttore di carillon fino alla II guerra mondiale. Fu poi battuto da Giappone e Cina;

Tingsha, una sorta di carillon usato dai monaci buddhisti durante rituali e preghiere;

Uchicago, ovvero l'università di Chicago, dove è situato, precisamente nella "Rockefeller Memorial Chapel", uno dei carillon (e degli strumenti musicali in generale) più grande al mondo, composto da 72 vampane di bronzo per un totale di 100 tonnellate (articolo);

Vinili, come quelli venduti all'ormai chiuso Carillon di Monza, un'istituzione, locale e non solo, nel campo della musica;

Zorro - 1957, la serie tv nella quale, nell'episodio 36 della second stagione, il carillon è un elemento chiave della trama.

giovedì 19 dicembre 2019

28 - Il protagonista della cosa

Ho scelto come rappresentante della cosa un artigiano, Dino Goffredo Colombani, che ancora oggi realizza a mano tutti i suoi carillon da collezione nel suo laboratorio in una stradina di Quarna Sotto, vicino al Lago d'Orta.

I suoi carillon sono ispirati alle giostre di fine '800, inizio '900. Ogni carillon è realizzato con uno specifico tipo di legno ed ha una melodia personalizzata, associata ai personaggi che lo caratterizzano.

La regione Piemonte gli ha dato il riconoscimento di "Eccellenza Artigiana" ed a Como c'è un museo dove possono essere ammirate le sue opere. 

Non ho trovato video dell'artigiano, ma un'intervista classica ed una breve intervista radiofonica.

domenica 8 dicembre 2019

Il Tatuaggio della Cosa

Si, lo so che non era uno degli step assegnati, però l'ultima volta a lezione abbiamo parlato di tatuaggi e visto che a me piacciono particolarmente, ho deciso di fare comunque un post a riguardo.

I due disegni di base più comuni sono questi due:


A me entrambi ricordano tanto il carillon che si vede nel film "Anastasia", ovvero questo

15 - L'evoluzione futura della cosa

Ormai penso che sia raro vedere un carillon in mano ad un bambino, quindi una sorta di evoluzione a mio parere c'è già stata e sono tutte le applicazioni che permettono di ascoltare musica in streaming, quindi Youtube, Spotify, iTunes,...

Su Spotify, cercando carillon, vengono fuori un sacco di playlist con ninna nanne e melodie tipiche da carillon, appunto.

19 - La cosa nell'Arte

L'opera d'arte che ho scelto è un'opera moderna, in quanto è un "digital painting".
L'autore è Paolo Pedroni, il titolo è "Carillon" e l'anno d realizzazione è il 2012.



Ho trovato anche altre opere dell'artista Andrea Albonetti su due diversi siti.
https://www.pitturiamo.com/it/quadro-moderno/lelegante-carillon-80x80cm-26472.html questo mi piace particolarmente perchè permette di guardare l'opera con una sorta di lente di ingrandimento e quindi di apprezzarne tutti i dettagli. SU questo sito, però, è presente solo una delle opere dell'artista riguardanti il carillon.
http://www.ioarte.org/artisti/Pittore-Curioso/ su quest'altro sito, invece, sono presenti tutte e quattro le opere sul carillon, insieme ad altri quadri dello stesso autore.
I titoli delle opere sono riportati come didascalia delle stesse. Purtroppo non ci sono informazioni sugli anni di realizzazione.
L'elegante Carillon

Ecarte Carillon

Casual Carillon

Il Dolce Carillon

Mi piacciono particolarmente queste quattro opere perchè rispecchiano la mia idea di carillon e mi ricordano quando da bambina ne desideravo uno proprio come questi, con quel genere di "manovella" e con una ballerina che si muovesse.

27 - Il museo della cosa

Esiste un museo nel Carillon,  L'Otaru Music Box Museum (小樽オルゴール堂) , in Giappone, precisamente ad Otaru, appunto.
Dal sito del museo è possibile fare un giro virtuale all'interno.

martedì 3 dicembre 2019

26 - La cosa sui francobolli

Olanda, 1981

21 - La cosa nella Musica #2





Anche se non rispecchia esattamente quanto richiesto dal post, non potevo non citare Ennio Morricone - Carillon , colonna sonora del film "Per qualche dollaro in più" di Sergio Leone (1965).



20 - I brevetti della cosa


https://patents.google.com/patent/US4947722A/en?q=music&q=box&oq=music+box
oggetto: Music box arrangements for cakes, toys, ornaments and the like
inventore: Fredric J. Lewis
anno pubblicazione: 1989
codice: US4947722A



https://patents.google.com/patent/EP0124240A1/en?q=carillon&q=dancer&oq=carillon+dancer
oggetto: Opening case toy or amusement device
inventore: Christopher Charles Wiggs, Christopher Joseph Crabtree Taylor
anno pubblicazione: 1983/1984
codice: EP0124240A1

Ho pensato che questo meccanismo potesse essere particolarmente utile per i classici carillon che lasciano uscire una ballerina danzante una volta aperti.

domenica 1 dicembre 2019

09 - I nomi della cosa

"carillon" deriva dal termine francese "quadrillon", ovvero "quattro campane". Inizialmente, infatti, con "carillon" si indicava un insieme di campane. Il termine usato in francese per il carillon così come lo conosciamo noi è "boite à musique".
Inglese: music box
Tedesco: glockenspiel (termine usato in altre lingue per indicare un diverso strumento musicale)
Catalano: carillò
Greco: Καριγιόν
Spagnolo: carillòn, carillòn
Olandese: beiaard, klokkenspel

(Ho scelto queste lingue perchè sono quelle per ke quali c'è una pagina di Wikipedia dedicata al carillon. Per ulteriori traduzioni si rimanda alla nuvola di nomi)